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Maridl Innerhofer

Non una parola tedesco in scuola
durata video:
5:03
intervistatore:
Ruth Deutschmann
fotografia:
Benjamin Epp
copyright location:
Marling
data della ripresa:
2008-05-06
traduzione inglese di:
Sylvia Manning - Baumgartner
traduzione italiana di:
Nicole D´Incecco
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1923
trascrizione:
Andai a scuola a Marlengo, dovemmo andare via presto dall`appartamento nell`edificio scolastico, probabilmente perché un nuovo insegnante arrivava ad abitare lì. Siamo andati a vivere nella casa di mio nonno, e lì avevamo un`appartamento grande di fronte alla chiesa, sulla piazza principale del paese. Quindi frequentai la prima classe, naturalmente già sotto il regime fascista. Il fascismo andò ufficialmente al potere nel 1922, le scuole sono state italianizzate circa nel 1924. Nella classe prima avevamo ancora un`insegnante,la maestra Mairginther che usava molto il tedesco e che ci traduceva le parole. La ricordo bene,so che mi voleva bene. Mi regalò un libro illustrato, un libro in tedesco. All`inizio della seconda classe ero ancora a Marling Avevamo una maestra italiana italiana? non sapeva una parola di tedesco e noi non sapevamo una parola d`italiano. In realtà qualche singola parola la conoscevamo. I maschietti non la rispettavano per niente. Facevano baccano e la maestra italiana non riusciva a imporsi. Così da tutto ciò non venne fuori molto. Di imparare qualcosa non avevamo proprio la possibilità. Mia madre mi tolse dalla scuola dopo una settimana e mi mandò dalle "Signorine inglesi" a Merano. "Le Signorine Inglesi", erano una scuola privata. Avevano una gran paura che venissero abolite dal fascismo. Facevano tutto quello che il governo si aspettava da loro. Naturalmente le suore insegnavano in italiano. In ogni caso c`era molta disciplina. Era una classe femminile. Andavamo avanti bene e tutte potevano imparare l`italiano. Quindi frequentai la 2., 3., 4., 5. classe dalle Signorine Inglesi. Poi dopo le cinque classi della scuola elementare avrei potuto frequentare tre classi dell`Avviamento, una scuola di specializzazione. Non mi viene in mente nessun termine tedesco per "Avviamento". Non so perché, ma mia madre non mi avrebbe mai mandato all`Avviamento. Quindi fui iscritta all`Istituto tecnico commerciale, nelle prime classi le quali erano italiane. Probabilmente lì non si dovevano pagare le tasse scolastiche. Come figlia di un insegnante avrei potuto frequentare una scuola per l`insegnamento, ma era ad Assisi. Ad Assisi non avremmo dovuto pagare niente? Ma era impensabile che io, una ragazzina di 10 anni andassi ad Assisi per frequentare la scuola italiana per andare ad insegnare. Cosa mai avrei potuto fare io da insegnante italiana? Sarebbe stato impossibile insegnare in italiano ai bambini di madrelingua tedesca. Questa era la mentalità. Semplicemente non era possibile. Avrei dovuto insegnare nella parte italiana del paese o quì da noi in italiano senza parlare mai una parola di tedesco. Eravamo tutti contro il fascismo, soprattutto la mia famiglia visto che i fascisti avevano ammazzato mio padre. Quindi era impossibile.